Qualcosa di me ...

lunedì 15 dicembre 2014

La pizza nella dieta!

Amo scrivere articoli di ogni genere, specialmente legati alla buona alimentazione, alla dieta sana e al fitness, ma non solo! Non per niente da quando ho aperto il blog ho pubblicato già tantissimi articoli che mi hanno insegnato soprattutto a me cose che prima non conoscevo. 
Nonostante mi vengano sempre nuove idee però non avevo mai pensato di dedicare un articolo alla tanto amata e conosciuta pizza: e questo fine volevo ringraziare una mia seguace di instagram, @infinitoincertisguardi , per avermi dato quest'idea :)
Spero che l'articolo possa interessarvi e possa esservi d'aiuto per schiarire qualche dubbio legato alla pizza e alla dieta per esempio, un dilemma che da sempre perseguita le ragazze più "fissate" con la linea.
Buona lettura!

Prima di trattare più da vicino la pizza come alimento nella dieta, facciamo un salto indietro nel tempo, per vedere da dove nasce questa invenzione e quali risvolti ha conosciuto nel corso della storia.
Un salto indietro nella storia.
La cucina italiana conosce diversi impasti lievitati, fatti con farina di frumento, di farro o di altri tipi di cereali, cotti al forno e variamente conditi. Sono le famose focacce, conosciute già all'epoca dei Romani, che in genere sono rettangolari cotte in teglia, e rotonde od ovali cotte sul pavimento del forno a legna.
Nel corso della storia in tutta Italia la focaccia romana ha conosciuto numerose variazione, rimanendo però per lo più un pezzo di pasta di pane schiacciato cotto al forno.
Solo a Napoli la focaccia si è "evoluta", diventando quella che oggi conosciamo come pizza.

Le focacce tradizionali romane erano arricchite, a seconda del luogo, con ingredienti diversi: la combinazione per eccellenza che ha dato vita alla tradizionale pizza è avvenuta a Napoli, con l'assemblamento impeccabile di pomodoro, mozzarella e basilico, la classica pizza napoletana appunto.
La prima pizzeria di Napoli (e quindi d’Italia e del mondo) fu l’Antica Pizzeria Port’Alba, ancora oggi esistente e attiva, che aprì nel 1738. In precedenza, la pizza era preparata in casa e venduta per strada dagli ambulati, per lo più gente del popolo. La prima pizza offerta dalla pizzeria Port’Alba fu quella "alla mastunicola", condita con strutto, formaggio e basilico (senza pomodoro), una tappa fondamentale lungo il percorso di transizione dalla focaccia alla pizza moderna.
Secondo la vulgata, la pizza margherita è stata creata dal panettiere Raffaele Esposito: la leggenda narra che nel 1889 l’Esposito avrebbe ideato una pizza con i colori del tricolore (pomodoro, mozzarella e basilico) per dedicarla alla regina Margherita di Savoia, in visita a Napoli, chiamandola “margherita” in suo onore. 

Tra il 1955 e il 1965, la pizza si è diffusa in tutta l'Italia, anche grazie alle emigrazioni interne. Anche nelle grandi città degli stati uniti, come New York e San Francisco, la pizza si diffuse molto rapidamente, grazie ai tanti napoletani che vi emigrarono. 
Il 9 dicembre 2009 l’Unione Europea, su richiesta del Parlamento Italiano, ha concesso la denominazione di Specialità Tradizionale Garantita a tutela della pizza napoletana nelle due varietà Margherita e Marinara. 

La pizza dal punto di vista nutrizionale...
Dopo aver fatto un breve percorso storico però, vediamo al punto: quali sono le caratteristiche nutritive di questo alimento classico della tradizione alimentare italiana? Vediamole di seguito.
Per quel che concerne l'aspetto nutritivo, la pizza è stata per molti anni argomento di varie discussioni: è vero che è un ottimo piatto tipico della tradizione italiana (così come lo sono tanti altri), ma è anche vero che bisogna prendere in considerazione diversi fattori per poter stabilire una vera descrizione nutrizionale di questo alimento.
Secondo l'INRAN, la classica pizza al pomodoro e mozzarella, dalle medie dimensioni, fornisce:

  • Carboidrati 52,9
  • Proteine 5,6
  • Lipidi 5,6
  • 271 kcal/100 g.
E' importante però chiarire che questi valori possono variare in base a diversi fattori quali:
- La quantità di impasto usato, che può variare da pizza a pizza e da località a località!
- Il rapporto farina-acqua presente nell'impasto.
- Il tipo di farina usato (al farro, al kamut, senza glutine ecc).
- Il tipo e la quantità di grassi presente nella mozzarella usata. 

La pizza presa in considerazione dal nostro esempio è una pizza da 250gr, che per il 66% è composta da farina. E' importante ricordare che con la cottura, il 20% dell'acqua presente nell'impasto viene perso, pertanto i valori nutrizionali veri della nostra pizza media al pomodoro e mozzarella sono:
  • Carboidrati 34,5
  • Proteine 9,9
  • Lipidi 6,5
  • 236 kcal/100 g.
Infine è importante chiarire che i valori nutrizionali della pizza variano a seconda del tipo di pizza che si sceglie: una pizza margherita sarà sicuramente più consigliata in una dieta rispetto a una pizza ai quattro formaggi, molto più grassa e calorica!

La pizza...a dieta!
La pizza, come abbiamo detto in precedenza, è uno dei piatti principali della tradizione italiana, ed è amata dalla stragrande maggioranza degli italiani, persino dalle donne, che però si trovano spesso davanti al classico dilemma: "ma se sono a dieta me la posso concedere lo stesso una pizza alla settimana?", oppure, "se stasera vado in pizzeria, cosa posso mangiare durante il giorno per evitare di rovinare il mio piano alimentare?". Vediamo allora come possiamo fare, soprattutto noi donne, per poterci godere la nostra pizza, a prescindere o dalla dieta che seguiamo.

La prima cosa da chiarire è che la pizza va mangiata o a pranzo o a cena, e non in entrambe i pasti: bisogna quindi saper essere forti e resistere alla tentazione di agguantare quella pizzetta o quella spianatina che fa capolino durante l'aperitivo o a merenda, per evitare di assumere calorie inutili e in eccesso. 
Il problema principale della pizza in se per se è quello di essere un alimento principalmente sbilanciato. Una pizza intera apporta all'incirca 600 calore, a cui vanno poi aggiunte quelle del condimento! Attenzione quindi a come la scegliere: le migliori rimangono quelle con verdure fresche o grigliate, rucola, funghi oppure semplicemente una margherita, mentre è meglio evitare quelle con di solito sono le più succulente, come la pizza ai wurstel, con salsiccia, formaggi extra o salumi. 
Un'altra buona scelta da fare sarebbe quella di ordinare una pizza integrale, in quanto le fibre (presenti un quantità superiori che nella pizza tradizionale) limitano l'assorbimento di grassi e carboidrati. 

Per chi è a dieta e vuole concedersi una pizza alla settimana può organizzare la giornata alimentare seguendo questo esempio.
- COLAZIONE: uno yogurt magro con 3 fette biscottate e un frutto di stagione/ tazza di latte parzialmente scremato con cereali integrali e un frutto di stagione.
SPUNTINO: un frutto di stagione oppure uno yogurt accompagnati da un thè o una tisana.
- PRANZO: una bella porzione di insalata accompagnata da una porzione di carne/pesce/formaggio magro/due uova, una porzione di verdure, due fette di pane (meglio se integrale) e un frutto di stagione. Come condimento un cucchiaio di olio a crudo e sale quanto basta.
- SPUNTINO: vale lo stesso principio che la merenda del mattino.
- CENA: pizza margherita con verdure fresche o grigliate (senza aggiunta di olio)/ pizza napoletana/ pizza capricciosa e un frutto di stagione. Se invece avete in programma di concedervi un gelato post-cena, allora il mio consiglio è quello di scegliere una pizza fornarina (senza pomodoro nè mozzarella) con verdure fresche/pomodorini/tonno al naturale/ rosmarino e un filo di olio a crudo e una coppetta media di gelato alla frutta.

Piccoli trucchi...per una pizza senza sensi di colpa!
Se proprio siete a dieta stretta e siete sempre attente/i alle calorie che assumete, ma la pizza ve la volete concedere lo stesso, allora potete provare a seguire questi piccoli ma efficaci consigli.
- Chiedi una pizza integrale, possibilmente il più sottile possibile: ricorda che quella più spessa contiene circa 200 calorie in più!

- Evita di mangiare il bordo! Si possono risparmiare 50 calorie, 100 se è soffice!

- Evita di ordinare pizza con doppia mozzarella! Ricorda che basta chiedere una pizza con la metà della quantità standard di mozzarella per risparmiare altre 80 calorie.

- Se la pizza presenta dell'olio in eccesso in superficie puoi tranquillamente asciugarlo con un tovagliolo, e potrai risparmiare altre 50 calorie.

- Infine, scegli una pizza con verdure, evitando farciture-spazzatura: SI quindi a verdure grigliate come melanzane e zucchine, peperoni, funghi, spinaci o pomodorini, e NO a prosciutto, speck, wurstel, patatine, salsiccia.

Vi lascio qui un breve elenco delle pizze più comuni e delle relative calorie che potrebbero
avere. Tenete presente che di norma una pizza (compreso il condimento) pesa all'incirca 300gr: i valori indicati equivalgono a 100gr di prodotto.
Pizza margherita: 270 kcal
Pizza ai funghi (a base margherita): 330 kcal
Pizza marinara (pomodoro e basilico): 240 kcal
Pizza Capricciosa: 320 Kcal
Pizza al prosciutto e pomodoro: 275 Kcal
Pizza Quattro Stagioni : 285 Kcal
Pizza ai quattro formaggi: 330 Kcal
Pizza Ortolana: 260 Kcal
Pizza con salsiccia e pomodoro: 325 kcal
Pizza con wurstel e pomodoro: 315 kcal
Pizza napoletana: 260 kcal
Pizza vegetariana: 250 kcal


In conclusione quindi possiamo dire che, nonostante sia un alimento da considerare ipercalorico, anche la pizza può essere assunta in quantità moderate da chiunque, a prescindere dalla dieta, quindi cosa aspetti? Inizia a concederti in piena tranquillità una pizza alla settimana se ti va, senza avere sensi di colpa, ricordando che quando si segue un regime alimentare sano ed equilibrato, accompagnato da un po' di sano sport, nulla è proibito!



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