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giovedì 12 febbraio 2015

La dieta ipocalorica

Si sente spesso parlare di dieta ipocalorica: anzi, possiamo dire che in effetti la maggior parte dei dietologi prescrive questo tipo di dieta, soprattutto a chi deve perdere un'importante quantità di peso corporeo. 
Ma siamo proprio sicuri che una dieta ipocalorica sia la chiave per raggiungere il tanto desiderato peso forma? Purtroppo non sempre è così: spesso in molti cominciano, di loro spontanea volontà, a seguire una dieta ipocalorica senza avere alcuna conoscenza in campo alimentare e commettendo così errori di non poco conto, rischiando di incorrere in conseguenze che, in alcuni casi, possono essere veramente gravi e serie. 
Proprio per questo motivo nel seguente articolo impareremo a conoscere meglio questo tipo di dieta, cosa prevede, perchè in alcuni casi non funziona e quali possono essere gli esempi completi da cui farsi un'idea.
Buona lettura!

In cosa consiste la dieta ipocalorica? 
La dieta ipocalorica bilanciata consiste, in parole povere, nel diminuire la quantità di calorie
assunte giornalmente, mantenendo comunque uno stile alimentare il più equilibrato possibile.
Soprattutto quando i chili di troppo da perdere sono molti, sarebbe bene non scendere mai al di sotto delle 1000 calorie al giorno, per evitare di incorrere in problematiche che, nel lungo andare, possono risultare più o meno gravi a seconda dei casi. Oltre che per questo motivo è bene non scendere mai al di sotto di questa soglia proprio per evitare anche disagi quali sensazione continua di affaticamento e malessere, scarsità di energie e capogiri. 
Proprio per queste ragioni è bene rivolgersi SEMPRE ad uno specialista: essendo, una dieta da 1000 calorie, molto restrittiva sarà molto difficile riuscire ad introdurre tutti i nutrienti necessari. Un nutrizionista e un dietologo sapranno indicarvi, a seconda dei casi e in base alle vostre esigenze, scalette alimentari diverse che vi permettano di far assumere all'organismo tutto ciò di cui necessita. 

Che cosa promette? 
La dieta ipocalorica è una dieta non molto impegnativa ma di lunga durata e definita una dieta blanda quando copre i 2/3 del fabbisogno calorico quotidiano. Non dà risultati eclatanti e risposte miracolose in breve tempo, ma c'è un dato molto interessante: si può infatti calcolare che per ogni 100 calorie assunte in meno si perdono circa 13 grammi di peso.

Ecco un esempio più specifico per comprendere meglio: se il fabbisogno calorico è di 1700 calorie la dieta sarà di 1140 calorie circa (1700 x 2 : 3 = 1133 circa 1140) quindi nell'esempio le calorie assunte in meno giornalmente sono 560 (1700 - 1140 = 560) con un dimagrimento prevedibile di circa 73 grammi al giorno (13 grammi per ogni 100 calorie in meno quindi essendo le calorie in meno 560 diciamo che 5,5 x 13 = 71 circa 73 grammi al giorno persi) cioè 2 Kg e 2 hg persi al mese (73 gr x 30 giorni = Kg 2,19 circa 2 Kg e 2 hg).

Si tratta pertanto di una dieta non molto veloce che deve essere eseguita per vari mesi, a seconda degli obiettivi da raggiungere, ma che dà risultati duraturi, ovviamente modificando il regime e le abitudini alimentari che si avevano in precedenza e per questo presenta il vantaggio della grande varietà di cibi consentiti, della libertà di mangiare abbastanza secondo i propri gusti. Questa dieta inoltre si basa sulla moderazione e sul senso di resposabilità, per questo risulta essere anche un'ottima educazione alimentare e che, se arricchita nel modo giusto, può trasformarsi in una dieta di mantenimento ricca, sana ed equilibrata.


Perchè non sempre funziona? 
Spesso può capitare che, come per tutte le diete, anche in questo caso non si ottengano più, ad un certo punto, i risultati sperati. 
Questo avviene quando la dieta è eccessivamente restrittiva. 
Bisogna ricordare infatti che per dimagrire non basta solo avere il controllo sulle quantità di cibo che si assumono: è molto importante prestare attenzione anche alla qualità del cibo che acquistiamo e che consumiamo. 
Un esempio? 
Una merendina (tipo tegolino della Mulino bianco) apporta circa 150 calorie.
Due mele medie apportano in totale circa 150 calorie. 
Qual'è la differenza? 
E' vero, magari la merendina è più sfiziosa delle mele, ma sappiate che la merendina non vi sazierà MAI come le due mele proposte nell'esempio, e soprattutto non apporterà elementi nutritivi adeguati all'organismo.
Morale: pestate più attenzione alla qualità degli alimenti e non fossilizzatevi solo ed esclusivamente sulle quantità, che alla fine dei conti sono quelle che contano meno!

Cosa assumere, cosa evitare e in che modo cucinare gli alimenti. 
Dopo aver presentato brevemente la dieta che verremo a trattare vediamo ora più da vicino quali sono i cibi concessi, quali quelli vietati e in che modo cucinarli, in modo da avere  risultati il più soddisfacenti possibile. 
Cibi permessi e modalità di cottura...
- Pasta di grano duro. Condita a crudo con ciò che si preferisce, evitando ragù o altri condimenti che prevedano soffritti. Utilizzare sempre un cucchiaio di olio.
- Minestre, minestroni e zuppe con brodo vegetale preferibilmente fatto in casa e senza aggiunta di legumi e di brodi grassi.
- Pane bianco con poca mollica e pane integrale. Da prediligere quello integrale. Sono comunque da moderare, evitando di eccedere soprattutto duranti i pasti serali.
- Condimenti: olio extravergine d'oliva, erbe e spezie aromatiche e limone. Sono ottimi
alimenti, buoni per insaporire anche a crudo le pietanze. 
- Carni magre. Via libera a vitellone, vitello, manzo, cavallo, coniglio, fegato di vitello. Sono permesse le carni bianche come pollo e tacchino purchè vengano private di grasso visibile e di pelle. Sono ottime le cotture brevi e senza aggiunta di grassi: potete cuocerle allo spiedo, alla griglia e arrostite al forno, mentre sono vietate carni fritte, brasate e cotte nel sugo.
- Pesci magri. Sono concessi merluzzo, sogliola, orata, spigola, cernia, dentice, sarago, trota e alici. Più breve è la cottura migliore è la digeribilità. E' ottima la cottura al cartoccio, oppure al forno con mezzo bicchiere di vino bianco. Buono anche il pesce crudo condito con olio e limone. In questo caso è concesso il pesce fritto e alla griglia, facendo però attenzione a scartare la pelle dopo la cottura e di mangiare solo la parte interna. Da evitare invece la cottura in umido.
- Uova. Sono ottime da consumare "alla coque" e in camicia, cotte un cucchiaino abbondante di olio oppure in padella antiaderente senza aggiunta di grassi (ma condite a crudo, mi raccomando!). 
- Insaccati. Sono permessi affettati magri o accuratamente sgrassati come prosciutto crudo, prosciutto cotto, prosciutto di tacchino o di pollo e bresaola. 
- Latticini. Possono essere consumati yogurt, latte, ricotta e parmigiano (con un occhio di riguardo per quanto concerne quest'ultimo in quanto risulta essere molto grasso).
- Verdure quali insalate verdi, zucchine, carote e patate. Le verdure sono ottime da crude
perchè mantengono intatte tutte le vitamine. Tuttavia possono essere consumare anche da cotte, prediligendo una cottura a vapore ed evitando stufati e sformati.
- Frutta. Mele, pere, arance, kiwi, mandarini, pompelmi, pesche, ananas e fragole. Sono ottime per spremute, centrifugati, macedonie e succhi. Evitare le aggiunte di zuccheri e limitare il consumo di confetture zuccherate e conserve sciroppate. 
- Bevande. Acqua naturale, succhi di frutta senza zucchero, thè e caffè senza dolcificanti. 

Cibi da evitare e/o limitare...
- Pasta all'uovo o pasta ripiena tipo cannelloni, ravioli, tortellini.
- Zuppe di pesce, brodi di dado e non sgrassati.
- Pane bianco ancora caldo, pane con tanta mollica, crakers e grissini, pizza, focacce e stuzzichini da aperitivi.
- Condimenti quali panna, burro, soffritti, salse pronte e maionese. 
- Carni quali frattaglie, lumache, carne in scatola e tagli di carni grasse.
- Pesci come aringhe, salmone, baccalà, sardine, tonno, sgombro, seppie, calamari, crostacei, polipi e frutti di mare.
- Uova fritte, frittate, dolci tipo zabaione e uova sbattute con lo zucchero. 
- Insaccati quali salame, pancetta, coppa e prosciutti con grasso eccessivo.
- Latticini come burro, panna, formaggi fermentati, brie, fontina, stracchino, mozzarella e yogurt dai sapori particolari (come stracciatella, torroncino ecc...) con aggiunta di zucchero.
- Verdure come legumi (fagioli, piselli, ceci) e olive.
- Frutta come banane, uva e frutta secca.
- Bevande come acqua e bibite gassate, succhi di frutta zuccherati, cioccolata calda e fredda, birra, superalcolici e aperitivi.

Ovviamente si tratta sempre e solo di indicazioni! Come abbiamo detto prima se volete seguire questo tipo di alimentazione è bene che vi rivolgiate ad uno specialista, che saprà strutturare al meglio il piano alimentare in base alle vostre necessità. 






...To be continued with "Esempi di diete ipocaloriche"...

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