Nel fluido che si trova dentro e fuori le cellule sono disciolti tutti i sali minerali e i composti organici necessari alla vita. L'acqua inoltre è in costante movimento tra cellula e cellula, e viene regolata da delicati meccanismi di compensazione: in rapporto tra acqua ingerita e acqua espulsa indica il livello di idratazione. Se tutto l'organismo è in equilibrio, quando l'acqua eliminata supera quella ingerita nasce lo stimolo della sete. Il corpo produce, con la digestione e degradazione degli alimenti, una piccola quantità di acqua che aiuta l'organismo a mantenere il bilancio idrico il più vicino possibile al pareggio.
L'acqua è un nutriente che contribuisce alla funzione costruttiva e depurativa dell'organismo; è alla base della digestione e regola la temperatura corporea eliminando il calore in eccesso (ad esempio attraverso il sudore).
Il meccanismo della sete
Il centro della sete si trova nel cervello; esiste poi un meccanismo in grado di dare segnali diversi di disidratazione. Le prime a risentire della carenza di acqua sono le cellule del sistema nervoso, che lanciano per prime il segnale della sete.
Altri indizi che stanno ad indicare una carenza idrica possono essere:
- secchezza della bocca;
- secchezza di mucose e pelle;
- cefalea;
- crampi;
- alterazione dell'appetito.
Rimane comunque da dire che il senso della sete e molto soggettivo, pertanto è buona abitudine bere frequentemente prima di avvertire un qualunque segnale di disidratazione.
In natura, l'acqua è presente sotto forma liquida, solida e gassosa, forme che penetrano nel terreno arricchendosi di sostanze varie, per lo più sali minerali.
Tuttavia , durante il suo percorso l'acqua può incontrare facilmente sostanze chimiche tossiche e nocive per l'uomo, per questo vengono svolti accurati controlli, al fine di individuare gli agenti inquinanti più pericolosi ed eventualmente eliminarli.
Gli elementi che vengono principalmente controllati sono i nitrati (cancerogini per il corpo) e il cloro: questi due rappresentano i pericoli principali, assieme al piombo, al mercurio e al cadmio.
I sali minerali maggiormente presenti nell'acqua sono calcio e magnesio; viene detta acqua minerale quella che possiede proprietà farmacologiche utilizzabili in terapia.
La acqua minerali possono essere suddivise prendendo in considerazione:
- il residuo fisso a 180°C: abbiamo acqua oligominerali, mediominerali e minerali;
- la concentrazione di molecole disciolte: abbia acqua ipotoniche, isotoniche e ipertoniche;
- la caratteristica di composizione chimica: abbiamo acqua arsenali, bicarbonato-alcaline (con prevalenza di sodio) e alcalino-terrose (con prevalenza di calcio), bicarbonato-solfate alcaline (con proprietà lassative), solfate (con azioni purgative) e carboniche (che stimolano la funzionalità gastrico-intestinale, di fegato e di reni).
Nessun commento:
Posta un commento