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mercoledì 20 agosto 2014

Disturbi alimentari II

Anoressia nervosa: cause, sintomi, potenziali rimedi.

Al giorno d'oggi si sente tanto parlare soprattutto di adolescenti (per lo più donne) che, non sentendosi a proprio agio nel loro corpo, decidono di seguire le tanto conosciute "diete fai da te", senza sapere che in alcuni casi le continue restrizioni alimentari possono portare a disturbi patologici e ben più gravi che la semplice volontà di voler perdere qualche chiletto.

Cosa si intende per anoressia nervosa? Con questo termine si intende identificare quel disordine alimentare che spesso colpisce principalmente un numero assai ampio di ragazze e donne, si tratta di un problema che sfocia per lo più in età adolescenziale e che ha, nella maggior parte dei casi, natura psicologica.

I sintomi dell'anoressia nervosa sono molteplici, tra cui i più comuni sono:


- un sottopeso pari al 15% del peso normale del soggetto in questione;

 - un dimagrimento indotto, con l'eliminazione di grassi (talvolta di fondamentale importanza per l'organismo,   come l'olio per esempio), di una costante ed eccessiva attività fisica e, nel peggiore dei casi, utilizzando metodi violenti quali il medicinali diuretici o lassativi e attraverso il vomito indotto;

 - una grandissima paura di prendere peso e forti fissazioni riguardo la forma fisica e le taglie;

 - la regolarità con cui combacia l'alimentazione con l'esercizio fisico (mangiare una porzione più grande di pasta = fare attività fisica per più tempo maggiore di quello regolarmente previsto)

 - nelle donne, amenorrea per lunghi periodi di tempo, con conseguenti scompensi ormonali e indebolimento generale dell'organismo.

Il tempo di durata della malattia non è stabilito, alcuni soggetti riesco ad accettare il fatto di essere affetti di un disturbi con conseguente guarigione mentre altri possono incorrere in pericoli molto gravi, quali il danneggiamento di organi importanti come il cuore e persino la morte.

Come curare l'anoressia

Il metodo con cui l'anoressia viene trattata varia da soggetto a soggetto, a seconda del livello di gravità della malattia stessa.

Nella maggior parte dei casi, gli obiettivi che il paziente si impegna a perseguire e a raggiungere sono:
 - il ripristino del proprio normopeso;

 - il ripristino di un rapporto pacifico e salutare con il cibo;

 - riuscire ad ascoltare i bisogni del proprio corpo e non essere costantemente alla ricerca di piani alimentari;

 - conciliare il rapporto alimentazione - attività fisica.

Quando si ha la presenza di depressione o sintomi legati comportamenti compulsivi allora può essere necessaria anche una cura farmacologica, e la cura include un trattamento psicologico oltre che ai consigli alimentari da parte di nutrizionisti e dietologi.

E' molto difficile sconfiggete totalmente l'anoressia: un soggetto potrebbe non manifestare altri sintomi per svariati anni e, al succedersi di qualche evento, potrebbe tornare ad avere disturbi di questo genere. E' quindi importante che il soggetto in questione venga curato nel migliore dei modi.



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